POLISPORTIVA ARDOR BOLLATE

Indirizzano la partita con due gol in nove minuti, ma agli ospiti basta un tempo per pareggiarla

Un tempo a testa di grandi occasioni e pressing costante, mentre nel terzo parziale è tutto in equilibrio

Arancionero – neroarancio. Stessi colori sociali ma sequenza diversa, stessa determinazione in campo e stessa voglia di lottare per vincere, ma alla fine il risultato a tempi sancisce un pareggio totale. Basta questo per capire il match che si è svolto sul rettangolo dell’Ardor Bollate che ha ospitato i classe 2012 del Futsei Milano.

Il primo tocco è degli ospiti, ma nei primi 20 minuti è la formazione del tecnico Ciriello a farsi notare: Zurzolo fornisce un ottimo pallone al 10 Carnovale, ma poi arriva l’uno contro uno che svanisce sul più bello. Il difensore neroarancio Montalvan cerca di fermare a centrocampo Leccese che però con grande agilità e rapidità riesce a smarcarsi staccando il difensore ospite e trovando un’ottimale apertura sulla fascia destra per il compagno Forlani, il quale non riesce però ad essere incisivo nella maniera giusta.

TUNNEL, UN COLPO A EFFETTO

Al 9’ arriva la magia di casa: Leccese con disinvoltura fa scivolare la palla sotto alle gambe dell’avversario trovando così un preciso allungo per Lorenzo Carnovale che, dopo aver scartato il portiere, realizza un secondo tunnel vincente e il suo rasoterra calciato di destro fa volare subito l’Ardor in vantaggio. Altre occasioni all’orizzonte per i classe 2012 di casa: dopo la rimessa del portiere neroarancio la palla arriva a tutta velocità nuovamente sui piedi di Leccese, che con calma si sistema il pallone e da fuori area calcia: ne esce un tiro a sfiorare il palo alla sinistra dell’estremo difensore. Al 18’ è di nuovo il suo turno, ma stavolta Leccese va finalmente a segno: dal limite dell’area un tiro potente nell’angolino fa tremare per la seconda volta la porta del Futsei Milano.

IL PRESSING CAMBIA

Nella ripresa lo scenario cambia drasticamente: qualche cambio dell’Ardor permette al baricentro della formazione del tecnico Zampieri di alzarsi. Gli ospiti sono dunque proiettati nella metà campo avversaria: il numero 11 – Arcangelo Miranda – con destrezza toglie palla al difensore Maggi, e di fronte al portiere calcia una palla che viene respinta dalla prontezza dei guantoni di Barba. Miranda nel secondo parziale stragioca: corre, scarta, si smarca, dribbla e calcia… al 29’ prende in pieno l’incrocio dei pali sfruttando un passaggio errato della difesa dell’Ardor. Arriva poi il turno dell’ospite Sieni che, pressato da due difensori, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra, riesce a divincolarsi tirando un rasoterra che sfiora il palo. Nel terzo tempo l’Ardor riprende le giuste misure e gli spazi necessari per far paura in fase offensiva, ma basta una disattenzione per spezzare l’incantesimo: a 5’ dalla fine Alberto Sieni corre per tutta la fascia destra e scarica centralmente per il compagno Paolo Costantino che trovandosi spalla a spalla con il difensore non riesce a trovare il tiro. Ma è l’avversario stesso che nella confusione del momento gonfia la rete sbagliata.

 

FONTE: Sprint e Sport

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